Lo sapevate che…?
I primi utilizzi dell’Echinacea risalgono a popolazioni degli Indiani d’America, le quali adoperavano le radici e le altre parti della pianta come antidoto dei morsi di serpente o per la cura di ferite ed infezioni.
L’importazione in Europa delle Echinacee nel secolo scorso, principalmente per scopi ornamentali, permisero a partire dagli anni ’30 di effettuare ricerche sulla composizione e sulle proprietà farmacologiche, consentendo così la riscoperta di questa pianta medicamentosa in tutti i Paesi dell’Occidente. Ancora oggi questa pianta viene impiegata in fitoterapia per aumentare le difese immunitarie dell’organismo e contrastare tosse, raffreddore e influenza.
Botanica
Al genere Echinacea appartengono 9 specie, ma soltanto 3 vengono coltivate per la pratica medica: E. pallida, E. angustifolia, E. purpurea. Sono piante erbacee perenni caratterizzate da fiori a capolino con petali ligulati di colore rosa, rosso o bianco; radice a fittone di colore scuro; foglie lanceolate o ellittiche con margine intero.
Le parti utilizzate sono rappresentate dalle radici o dalle parti aeree fresche o essiccate
Proprietà dell’Echinacea
Il Ministero della Salute riconosce l’efficacia dell’Echinacea, affermando sulla base di dati scientifici, che tali piante agiscono sulla funzionalità delle prime vie respiratorie e sulle naturali difese dell’organismo attraverso un’azione antiflogistica (esercitata da alcuni polisaccaridi sintetizzati dalla pianta), antibiotica, antivirale e stimolando il sistema immunitario macrofagico.
Le molecole che svolgono queste attività fitoterapiche sono rappresentate dai metaboliti secondari sostanze chimiche che sono espressione dell’individualità della specie e costituiscono i cosiddetti principi attivi.
È stato osservato che tra i vari metaboliti secondari i flavonoidi, l’acido cicorico, l’acido caffeico e l’echinacoside sviluppano un’azione antibiotica e batteriostatica in grado di inibire la replicazione dei batteri. Gli stessi metaboliti, inoltre, impediscono la penetrazione dei virus all’interno delle cellule prevenendo in tal modo la possibilità di contrarre l’infezione.
Un’assunzione regolare permetterebbe quindi di prevenire l’insorgenza di raffreddore e influenza soprattutto nella stagione invernale e nei periodi di maggiore stress.